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giovedì 31 dicembre 2015

Mi emoziona scrivere per te!

Lacrime di gioia.
Arrivano puntuali, per un autore soddisfatto, per un committente stupefatto, per un libro pubblicato, per una lode appassionata.
Quante emozioni e quanta euforia, ogni volta. Ad ogni incarico e giorno dopo giorno. Per un romanzo, per un blog, per un saggio, per una pagina fb.
Piccole, grandi, straordinarie storie di commozione infinita.
Non mi stanco mai. Non mi abituo mai. Non mi fermo mai.
E’ sempre una stupenda avventura.
Grazie, grazie, grazie.
Che il 2016 non sia altro che una lieta continuazione!

Auguri di cuore a tutti.

lunedì 28 dicembre 2015

Io, ghostwriter, confesso che...

Io, ghostwriter, confesso che sono una pas, persona altamente sensibile, così dicono gli esperti di psicologia.
<Grazie alla loro capacità di captare sfumature e sottigliezze che gli altri non avvertono, gli ipersensibili spesso apportano al loro lavoro e alle relazioni una visione ottimista e tanta umanità. Di solito sono coscienti, creativi e minuziosi, ma in una cultura aggressiva, i cui valori di base sono la durezza, l’estroversione e la repressione delle emozioni più delicate, possono sentirsi come cittadini di seconda classe. A volte si lasciano coinvolgere talmente tanto e captano con tale intensità il senso di ciò che succede attorno a loro, che hanno bisogno di staccare la spina e di isolarsi in misura maggiore rispetto alle altre persone>. (Elaine Aron).
Quella di una pas è una vita difficile, talvolta molto dolorosa, straordinariamente intensa.
Intuito, empatia, percezione del minimo dettaglio, generosità, costante approfondimento di pensiero, emozioni a fior di pelle. Ecco, giusto una pennellata senza addentrarmi nell’identikit.
La scoperta più felice, la migliore ‘canalizzazione’ della virtù, il più portentoso lenimento all’affanno di ‘sentire’ all’ennesima potenza, è stato l’incontro-scelta del mestiere di ghost writer.
Convivere con l’ipersensibilità è diventata una formidabile alleanza, una forza, un’energia positiva, un’avventura piacevole e sempre importante…

giovedì 24 dicembre 2015

Auguri

Auguri, ai miei autori committenti, a chi passa di qui, a quelli che sognano il loro libro sotto l'albero. Auguri a tutti i ghost del mondo, agli scrittori, agli aspiranti tali, ai lettori appassionati.

mercoledì 23 dicembre 2015

Scrivi il tuo amore

Tra le meravigliose esperienze della scrittura su commissione ci sono le storie d’amore. Non sempre si tratta di amore di coppia. Alle volte è un affetto di madre, padre, figlio, nonno. Oppure un sentimento speciale. Quello che lega a un luogo, a una passione, a un lavoro, a un’espressione d’arte.
Già, un libro è un po’ come una canzone. Può essere una dedica. Per sempre.
Molte volte come scrittrice fantasma, o ghostwriter come più vi piace definirmi, ho ‘salvato’ storie che altrimenti non avrebbero sfidato il tempo.
L’amore bisogna viverlo, è vero. Eppure tutti sappiamo bene quanto le parole servano, eccome. Ecco, un libro contiene tutti i respiri del cuore, le cose mai dette, quelle che vogliamo rendere indelebili, le piccole o grandi emozioni che a voce non trasmettiamo.
E poi il libro è magia. E’ un dono immenso. Un vero tesoro.
Io sono qui, pronta a scrivere il vostro amore.

sabato 19 dicembre 2015

Vuoi scrivere la storia della tua impresa?

Vuoi scrivere la storia della tua azienda, la grande avventura della tua vita, la vetta del successo che hai scalato, il sogno che hai realizzato con volontà e fatica. Ti capisco! E’ l’orma che lasci, un regalo che ti fai, un ringraziamento alla vita. E, perché no, un piccolo grande gesto verso i lettori, quelli che si immedesimeranno, quelli che si commuoveranno, quelli che si divertiranno…
Hai lì un racconto e un desiderio ma non sai come muoverti. Di scriverla non se ne parla, non è nelle tue corde o non hai tempo.
Eppure rinunciare sarebbe triste, molto triste.
Narrare vuol dire elaborare, conservare, consegnare. E’ una memoria senza fine.
Un ghostwriter, uno scrittore fantasma insomma, proprio per questo si prende cura della tua storia. L’accarezza, la respira e la rende parola in viaggio.

Sono qui, al tuo servizio.

lunedì 14 dicembre 2015

Io, ghostwriter

Gli autori mi affidano un piccolo, grande mondo che senza di loro non conoscerei.
Io, ghostwriter, ho il privilegio di allargare le mie percezioni, di godere di emozioni enormi, di misurarmi con atmosfere sempre nuove.
Non solo.
Io, ghostwriter, mi spoglio, assorbo nella naturale nudità interi scenari di pensieri, sogni, passioni, tormenti, viaggi e infine trovo abiti diversi nel mio guardaroba. Evolvo, libera da ogni schema. Scopro, assaporo, sperimento. Affronto tutte le sfide, oltrepasso qualsiasi mio limite.
Io, ghostwriter, cresco e accumulo un tesoro inestimabile.

mercoledì 9 dicembre 2015

Il ghostwriter dei manager

Top manager con ghostwriter se ne contano parecchi ma soprattutto all’estero. In Italia si sta diffondendo o consolidando oggi il servizio di ghostwriting per manager. Insomma qualcuno ha appena affidato l’incarico e qualcuno inizia ora a verificarne effetti e risultati.
Il lavoro è lungo, profondo e complesso. Presuppone innanzi tutto la costruzione di un rapporto di fiducia, poi passo dopo passo una collaborazione strutturata nel tempo. Dove c’è grande tradizione, come negli Stati Uniti e nei Paesi anglosassoni è più ‘facile’ perché imprenditori, dirigenti, uomini d’affari e manager sono avvezzi al ruolo fondamentale del ghostwriter.
In Italia è invece ancora diffusa un’idea di amministratore delegato che fa comunicazione diretta però il momento culturale e sociale e la globalizzazione richiedono altro. Ci vuole un professionista competente che sappia, da un lato intercettare i bisogni e le aspettative del pubblico e dall’altro proiettare il top manager, il capitano d’industria, il dirigente, sul mercato. Il ghostwriter è un ponte perfetto. Non solo, è proprio lui che può allargare gli orizzonti e dare respiro al suo committente. Questi è per lo più un uomo d’azione, con poco tempo per gli approfondimenti culturali, le finezze del linguaggio, il contatto con la realtà di strada o gli immensi movimenti internazionali. Il ghostwriter è lì a colmare quel gap.
Peraltro il ghostwriter dei manager è anche quello che sa operare con le dovute differenze e strategie su più fronti: dal libro, al blog, ai social media.
Contenuti di qualità con la giusta chiave di incisività.
E’ una delle sfide che amo di più, da ghostwriter.
Ho studiato un approccio molto peculiare che si sta rivelando vincente.
Non è opportuno che io lo illustri qui e, comunque, la regola essenziale è ‘personalizzare’, sempre…Quindi, ecco, a ciascuno la strategia di comunicazione adeguata.

lunedì 7 dicembre 2015

Per chi scrive uno scrittore fantasma

Professione ghostwriter
La domanda che più frequentemente mi viene rivolta è <per chi> ed è anche quella alla quale non posso che rispondere in modo generico. Guai a fare nomi o a fornire indizi che possano far riconoscere i miei committenti. Il riserbo e il rispetto del diritto d’autore sono essenziali.
Sono il ghostwriter di autori, artisti, professionisti, imprenditori, personaggi pubblici. Gli ambiti sono molto diversi e proprio questo moltiplica e vivacizza gli stimoli. Sono persone che hanno una storia in testa, un lavoro che richiede un grande sostegno alla comunicazione, un ruolo che assorbe troppo tempo perché ne resti loro da dedicare a ciò che devono o vogliono scrivere.
Il ‘dono’ della scrittura non è di tutti? Certo, questo è uno dei motivi per cui cercano uno scrittore fantasma, uno che lavora di pensiero e tastiera.
Però devo dire che non credo affatto si possano scrivere libri, gestire blog, stendere relazioni, curare i profili social di Tizio o Caio in virtù di quello che chiamiamo talento. Il mestiere richiede applicazione, molta applicazione. Lettura, studio, esercizio e notevole umiltà.
La passione è un motore eccellente ma occorre essere disponibili a mettersi perennemente in discussione.

Mai dare qualcosa per scontato, avere curiosità e voglia di imparare sono imperativi. Poi c’è il fattore emotivo: dosare il coinvolgimento è un mix di carattere e esperienza.

sabato 5 dicembre 2015

Rendi virale il tuo pensiero

Nell’epoca di internet la diffusione ‘virale’, ovvero in modo rapido e capillare, è entrata nella nostra quotidianità. Una moda, una frase, un video, una canzone, possono schizzare all’attenzione di centinaia, migliaia, milioni di persone in un tempo infinitesimale.
Addirittura c’è da avere cura dell’eventuale effetto boomerang. Possiamo diventare in un baleno, tanto per intenderci, popolari o impopolari. Sarebbe buona cosa dunque essere attrezzati mentalmente, innanzi tutto. Questo significa avere padronanza non solo e non tanto con il mezzo quanto con la gestione di quello che mettiamo in rete.
Se ne parla e non poco a proposito di informazione e gossip perché sono ambiti sensibili, nei quali la notizia che corre ha immediata risonanza e strascichi o risvolti più o meno accesi e forti. Spesso si presta invece minore attenzione alla divulgazione del pensiero e alla sua possibile viralità, appunto. Alludo a concezioni, teorie, filosofie, principi che davvero possono insinuarsi, fare leva, prendere il volo, smuovere anime.
Perché, tra l’altro, quando si fa riferimento a quest’ultimo caso e alla potenza della rete, si punta il dito più che altro sul fronte ‘cattivo’ o negativo?
Perché è di molti illuminati, dotti, buoni, geniali pensatori affidarsi poco, davvero poco, a quell’enorme strumento di divulgazione che è il web. Qualcuno arriccia il naso alla tecnologia con la quale non ha pratica confidenza, qualcuno è attaccato alla carta, qualcuno teme di svilire il messaggio nel mare magnum di contenuti minori, altri coltivano ancora il pessimo vezzo di una cultura d’elite che non può o non deve arrivare a tutti almeno potenzialmente.
In verità non solo audaces fortuna iuvat (la fortuna aiuta gli audaci), c’è molto di più. L’evoluzione presuppone trasmissione, una conoscenza di pochi tarpa le ali alla conoscenza stessa, il successo di un pensiero è l’unico modo per donargli una vita. Bisogna dunque farlo, questo salto.
Ecco, rendere virale un pensiero.
Ci sono blog che veicolano studi straordinari, sono fonte inesauribile di sapere ed interazione, danno alla luce veri e propri fenomeni culturali.
Il ghostblogger, rigorosamente dietro le quinte, sa muoversi con i tempi e il linguaggio che il pensiero richiede.

Che la buona viralità sia con noi!