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martedì 30 agosto 2016

'Accanimento sentimentale'

 …Supererò le correnti gravitazionali
lo spazio e la luce per non farti invecchiare.
E guarirai da tutte le malattie
perché sei un essere speciale
ed io, avrò cura di te.
Ti porterò soprattutto il silenzio e la pazienza.
Percorreremo assieme le vie che portano all'essenza
‘La cura’ di Franco Battiato è una canzone-capolavoro. Imbattibile, forse, nel genere. Una poesia profonda e commovente.
Ma l’amore è infinito e trova infinite espressioni. Nella vita, quella di ogni giorno. Nelle emozionanti e intense complicità. Nelle relazioni forti e tenaci.
Talvolta accade qualcosa che ci chiama alla dedizione. Leggiadra e grintosa insieme: un vero ‘accanimento sentimentale’.
Qualcosa che scrive le pagine del libro della cura. Una sorta di viaggio intimo nel microcosmo di un legame. E allora piangi e ridi e credi e speri e voli.

mercoledì 24 agosto 2016

Il volo

Metti il tuo progetto nelle mani della volontà e della passione. I sogni si realizzano solo se ci credi. Sei tu a mettergli le ali. E allora anche gli altri avranno occhi per vederlo.

martedì 23 agosto 2016

L'unica speranza

Non aveva altro che la sua ultima forza.
Poca forse ma era pur sempre l’unica speranza. L’ha tirata fuori lentamente, stiracchiandosi come un gatto pigro nel sole di un pomeriggio d’estate. Poi ha respirato, uno di quei respiri profondi come l’oceano. Quasi che allungarlo le facesse guadagnare il tempo dei pensieri.
Poi ha guardato il cielo, bizzarramente terso, come se fosse ignaro, indifferente o spavaldo.
Il sorriso l’ha aperto piano, con il cuore stretto da una tristezza che spingeva per uscire. Che importava a quel punto, poteva allargarlo, ridere, prendersi la libertà di essere una piuma. Era la luce e il buio si sarebbe inchinato, cheto, dinanzi a lei.

Ci sono storie più potenti del buio in cui sono nate!

lunedì 15 agosto 2016

Cara Azienda ti scrivo da social media manager

Perché lo faccio, il social media manager, come si dice in un Paese che importa volentieri etichette convinto che ciò equivalga ad adottare contenuti…
Ma sono e mi sento altro. Forse perché il mio mestiere principale resta quello di ghost writer dove è essenziale cogliere e narrare lo spirito dell’autore e della storia. Cara azienda credi davvero che esprimere i tuoi valori, promuovere la tua attività, far conoscere i tuoi prodotti, penetrare nuovi mercati, affermare una certa filosofia di lavoro e qualità passi da una comunicazione pubblicitaria sui social?
Fossi in te mi accerterei prima di trovare un social media manager, se così lo vogliamo chiamare, che abbia sufficiente voglia, sensibilità, serietà, per studiare e capire chi sei, cosa fai e come lo fai, per muoversi ad annusare il tuo pubblico e le tendenze culturali, sociali, economiche interessanti per te e il tuo ambito, per maneggiare con cura pensieri e concetti prima di tradurli in parole. Uno che abbia un ‘bagaglio umano’ da mettere al tuo servizio. Uno che non partorisce solo frasi ad effetto ma che si misura tutti i giorni con la tua realtà. Uno che ci metta anima e responsabilità oltre alla strategia e alla tecnica.
Difficile?
Cara azienda, i social sono un mezzo potente di presenza e divulgazione. E’ davvero sciocco, per non dire pericoloso, gestirli con leggerezza, perdere l’occasione di affermarsi davvero all’attenzione generale, dare di sé un’immagine sbagliata, parziale, superficiale.
Pensaci, bene.

venerdì 12 agosto 2016

Raccontare un brand

Raccontare un brand significa far innamorare i clienti/lettori.
Vuol dire dare a un prodotto e a una marca un valore emotivo. Una brand story crea un legame, ammalia, avvince, persuade.
Si può narrare con le parole, con le immagini, con la voce. In ogni caso, al di là di ogni buona strategia di comunicazione, ci vuole cuore. Già, cuore.
La passione, l’attenzione, l’entusiasmo, la creatività, l’identità, devono arrivare dritti a destinazione, coinvolgere, suscitare ammirazione e desiderio. Il brand conquista un segmento più o meno ampio di pubblico se sa rappresentarlo, esprimerne la personalità, evocarne i sogni e le aspirazioni. Protagonisti della brand story sono dunque esattamente i clienti/lettori stessi.
Ecco la forza dell’attrazione, la potenza dell’ immedesimazione.
Più che pensare a vendere l’azienda deve ‘incontrare’ i consumatori, le vendite verranno. Empatia è una parola magica.

Lo storytelling aziendale può infatti creare una relazione profonda con il pubblico. Lo scopo è tanto fidelizzare i consumatori quanto calamitarne di nuovi. E allora bisogna pensare e narrare ciò in cui un certo target di consumatori si identifica o tende a identificarsi…i valori che una marca esprime, la sua storia, ciò che rappresenta.

lunedì 8 agosto 2016

Una storia di disperata audacia

<Certe volte non puoi che rischiare, buttarti. Ti manca il coraggio di stare fermo. Hai bisogno di fare qualcosa, qualsiasi. Correre, urlare, saltare. Hai la netta sensazione che non possa esserci pericolo più grande di quello che ti da la spinta.
Si chiama disperazione, quel groppo che ti serra la gola>.
Pagina dopo pagina è facile accorgersi che è proprio così.
Niente può renderci più temerari della disperazione.

Il lieto fine è un lungo sospiro di salvezza.

venerdì 5 agosto 2016

Il libro a gradini

Come una scala, gradino dopo gradino. Il libro di un viaggio di pensiero e vita. Un cammino interiore nella fatica e nel sudore. La storia della tenacia, fisica e mentale. Fino a sfiorare il cielo.
E tutto comincia da lì, da quelle solide radici che si fanno trampolino di lancio.

Emozioni e lezioni, nel brivido dell’altezza e del panorama meraviglioso.

lunedì 1 agosto 2016

Reputazione on line

Certo che siamo liberi di cazzeggiare allegramente su facebook. Bisogna solo vedere come e quando. Magari in modo originale e intelligente e sempre nel tempo libero.
La reputazione on line è il bagaglio di informazioni e immagini pubbliche. Non è una questione che riguarda solo le aziende, i personaggi con ruoli sociali, i politici, gli artisti, i grandi professionisti. Macché. Ognuno di noi trasmette parecchio di sé via social network e dovrebbe ricordarsi che chiunque può spulciare nei dati che circolano in rete per molte ragioni, di lavoro o personali.
Tutto, più o meno, è possibile. Basta essere consapevoli che siamo sulla piazza del mondo senza alcun riparo. Idee, pensieri, passioni, propositi lanciano messaggi, tracciano profili, caratterizzano personalità, calamitano o respingono attenzioni.
Ecco, diciamo che la nostra identità web altro non è che quella reale o, se crediamo di lanciarci in giochi di prestigio, quella che vogliamo mostrare.
Sarebbe buona cosa maneggiare con cura le nostre espressioni.
D’altra parte sarebbe buona pure nella vita di tutti i giorni lontano dal pc no?
Anche i like, le condivisioni, i commenti…tutto può finire nel mirino, giusto o sbagliato.
Ci sono molti modi per farsi notare ma tu ricordati di spiccare come un fiore bianco su fondo nero.
Oltre ad essere una raccomandazione e un invito, è un diktat, oggi, per chi ha qualche voglia di misurarsi in imprese, arti o professioni, badare alla propria reputazione (anche on line). 
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