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giovedì 28 settembre 2017

Crea il tuo successo online

Quanti consigli avete letto per migliorare la vostra visibilità on line?
Quante strategie avete studiato e sperimentato per individuare i contenuti più accattivanti?
Quali escamotage si sono premurati di spacciarvi come miracolosi per attirare una pioggia di like?
Fate memoria di tutto, riflettete su ogni piccola o grande lezione, prendete dimestichezza con tecniche e metodi però...considerate molto bene una cosa che i guru solitamente dimenticano di dire.
Eccola:
odiamo le code (più o meno tutti, non temo di sbagliare generalizzando) però se dentro un negozio c'è ressa e fuori si forma la fila siamo invogliati, invogliatissimi, a curiosare, a entrare, a sapere cosa si vende, perché tutti smaniano comprare, quale meravigliosa offerta si cela dietro la vetrina. Talmente invogliati che faremmo l'odiata coda!
La morale è semplice ma molto importante. Sul web come nella vita la prima claque chiama l'acclamazione popolare. Parenti, amici, vicini di casa, compagni di squadra, colleghi di lavoro: sono loro il punto di partenza. Sono loro che possono, per amore o per cortesia o per forza, accalcarsi sulla vostra pagina facebook, sbirciare il vostro blog, clickare la vostra foto su instagram. Sono loro che condivideranno i post, loro che diventeranno vostri followers, loro che faranno involontariamente eco. 
Inutile puntare il dito con sdegno veemente contro chi paga una manciata di fan. Non è corretto, serve a poco, è un brutto e sporco gioco, e bla bla vari sono sicuramente insindacabili però...ricordate che spesso è l'unica chance per farsi largo tra la folla di proposte virtuali, per attirare qualche attenzione, per stuzzicare l'interesse. È così, far scattare il primo passo ovvero il primo like è un'impresa talvolta così ardua da far gettare la spugna anche a un testardo, romantico, idealista.
Ricapitolando: state pure alla larga dai sistemi spilla soldi in cambio di click, non vi daranno mai la misura di quello che realmente state facendo, non generano alcuna soddisfazione, sono fuochi di paglia e vi fanno sentire e essere un bel pizzico disonesti. Date invece fondo alle preghiere a conoscenti, affini, familiari, amanti, perché si facciano avanti a leggere, guardare, valutare.
In un negozio vuoto purtroppo tendiamo a pensare non ci sia granché di fantastico.
Meglio la coda dell'audacia di provare, insomma.
E allora bisogna arrangiarsi, far arrivare la sensazione che ne valga la pena.

lunedì 25 settembre 2017

Fai 'sentire' quello che scrivi

Non è raro che mood e linguaggio di un libro giallo, di un sentimentale, di un fantasy, si
assomiglino... Il genere di appartenenza sembra insomma condizionarli troppo. Può darsi sia una scelta 'commerciale' cercare di avvicinarsi al taglio cui il lettore è abituato, che presumiamo si aspetti da quel libro. Oppure una sorta di schema mentale: nella casella noir infilo questo in questo modo, nella casella on the road quello in un altro modo.
A me raramente riesce a meraviglia questa rigorosa aderenza al genere. Francamente trovo molto più interessante cercare e interpretare l'anima, dell'autore e della storia, e caratterizzarli per le loro specificità.
Un ottimo 'trucco' è anche quello della musicalità. Il ritmo di un racconto esprime molto, moltissimo. Immaginate la narrazione come se fosse una voce, il suono di uno strumento o la melodia di un'orchestra. 'Sentire' le frasi, questa è la chiave cui tendo sempre. Vale per un romanzo, funziona per la comunicazione aziendale, è ottimo per una presentazione professionale. Toccare le corde emotive è essenziale.
Avete presente un discorso il cui contenuto teoricamente non vi interesserebbe granché ma è tenuto da una voce, con un tono e un carattere che rapiscono? Lo ascoltate eccome. È un po' la regola del fascino, che c'è e si esercita al di là dei canoni estetici.
Un'avventura, quella della scrittura è un'avventura. E nell'avventura si esce spesso, dalle strade battute e dalle prudenze. Sorprendere è già un po' coinvolgere!

sabato 9 settembre 2017

Vivi la tua favola

Invece di tormentarsi per un temperamento senza infamia né lode, per una sorte non proprio brillante e generosa, per i limiti d'un tratto diventati troppi...ha pensato a una storia che potesse farle vivere una favola. Come se fosse proprio sua, come se avesse una vita, da favola!
Per me un’esperienza di ghostwriting entusiasmante, per lei un sogno diventato realtà. Davvero. Quasi oltre ogni sua immaginazione il libro ha illuminato l’orizzonte. Perché talvolta il gioco, l’audacia, l’euforia possono più di ogni cupo percorso. Sono un po’ come i fuori programma, sorprendono, sparigliano le carte e portano altrove.
Ricordate: narriamo quello che siamo o siamo quello che narriamo…

Bisogna decidere. Decidere di vivere la propria favola.

lunedì 4 settembre 2017

Sono al vostro servizio

Che razza di professione - mestiere - lavoro esercito?
Scrivo!

Ghostwriter: sono il fantasma che scrive libri, molti libri. Dal racconto al romanzo, dal fantasy alla biografia, dal manuale al saggio.

Copywriter: al servizio di aziende o professionisti.

Web editor: scrivo testi per siti internet.

Social media content editor/manager: gestisco la comunicazione via blog e social media per conto di personaggi pubblici, autori, artisti, aziende.

sabato 2 settembre 2017

Racconti di viaggio

-Voglio far prendere un treno, al lettore. Fargli visitare un museo, lasciare che respiri l'aria di mare, che si goda il paesaggio dalla camminata lungolago. Voglio che senta gli odori, che assapori il pranzo e la cena, che sieda sui gradini della chiesetta di montagna.
Racconti di viaggio, mi dice un committente. Un autore esordiente dotato di una valigia colma di ricordi. Ricordi di luoghi, esperienze e avventure.
In verità tra le centinaia di pagine di appunti ho trovato sentimenti, facce e parole che non hanno terra, stanno nella geografia del cuore. Sono sospiri, entusiasmi, scoperte, che ridono e piangono di una sola realtà: l'umanità. Lungo il percorso c'è la storia di un istinto fanciullo che non trova mai acqua, sole o palazzo che non porti dentro tutto il mondo. Uno spirito caldo e curioso che in un deserto potrebbe vedere foreste e fiumi. Quanta magia possono gli occhi del buon candore!
Talvolta mi sono sentita letteralmente risucchiata in un piccolo angolo di sorrisi, ho provato i brividi dell'immaginazione, sono arrivata in vetta al sogno.
Che dire ora se non buon viaggio?