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venerdì 22 gennaio 2016

Io, scrittrice fantasma: il tocco magico dell’ironia

L’ironia e l’umorismo sono la saggezza di uno spirito brillante.
Sono cose serie, molto serie, come la vita. Sono il guizzo che prova, appunto, che non ci prendiamo sul serio, che abbiamo il senso della misura e del ridicolo, che cogliamo la scintilla dietro tutto, che leggiamo la comicità di ogni istante.
Una vera ricchezza, la lucida soavità con la quale giochiamo, con il sorriso e il pensiero. L’effetto della battuta ‘perfetta’ è quello di levare il superfluo, smontare l’ingiusto, alleviare il dramma. E poi la ruvida o delicata sapienza delle parole sa come trattare tutto. Non c’è gravità e profondità che non abbia bisogno di leggerezza…

Da ghost writer ho scritto libri di molti generi e con storie e atmosfere anni luce distanti eppure oggi più che mai mi accorgo che tutti hanno goduto di questa ‘virtù’.

mercoledì 20 gennaio 2016

La comunicazione vincente


Troppe volte il nuovo linguaggio della comunicazione, quello social e rampante, disillude e fallisce. La ‘new generation’ la spaccia per vincente e talvolta lo appare davvero…nel brevissimo termine. Nel medio barcolla vistosamente, nel lungo rovina, letteralmente.

Qualche imprenditore paga a caro prezzo averci creduto. Sempre più frequentemente è chiamato quindi all’opera il ghost writer: un solido messaggio aziendale ha bisogno della buona vecchia scrittura. Già, bisogna intercettare il presente, il pubblico, la tendenza ma anche sedurre profondamente.
Gli artisti, ancora di più, avvertono quanto scivoloso e fatuo sia il caotico, aggressivo, superficiale, sintetico (in tutti i sensi) linguaggio venduto per imperativo della modernità. Tornano sempre di più all’intensa profondità di parole d’atmosfera. Il ghost writer aiuta loro a esprimere questo piacere, questo valore, questo spirito.
Essere qui e ora, sentire che aria tira, percepire il sentimento comune o precorrere addirittura le ‘mode’, avere spiccato intuito, cogliere le mille sfumature delle aspettative è felice genio, consegnarsi acriticamente alla comunicazione fasulla è un delirio pericoloso.

martedì 19 gennaio 2016

Checco Zalone: come farsi notare

Checco Zalone dice no all’ospitata a Sanremo e agli spot.
Logica ferrea, quella dello Zalone nazionale. Si nota anche dalla sua sostanziale assenza dai social: miete 2 milioni e 500 mila fan su facebook con una pagina molto silenziosa. Adesso la spiega in termini espliciti: se mi faccio vedere troppo poi non vengono al cinema.
C’è pure un pizzico di onestà, bisogna ammetterlo: adesso, appena dopo gli stratosferici incassi al botteghino con Quo Vado, un lauto ingaggio per la presenza al festival potevo accettarlo, Zalone. Da qui al prossimo film il pubblico avrebbe comunque maturato la voglia di rifarsi una bella serata con l’amato Checco. Invece non è ingordo o è oculatissimo. Un fine stratega: chapeau.
Ecco, tv e social media sono portentosi mezzi di penetrazione ma attenzione! Per fidelizzare il pubblico ci vuole discrezione e mistero: un profilo non urlato, guai alla sovraesposizione.
Adesso che impazzano selfie, video e diavolerie varie Checco Zalone che fa? Vita ritirata. E dopo? Fa man bassa al cinema. Bravo, altro che chiacchiere e polemiche. Perché una cosa almeno bisogna riconoscerla, tout court e per tutti: è difficile sottrarsi alla cascata di likes e alla smania di metterci il faccione, chi ci riesce vince. Anzi, stravince.
D’altra parte ci sono i numeri, appunto, a parlar chiaro. Le web-presenze amate, stando alla mia esperienza di ghostblogger e socialmedia editor, sono quelle che veicolano pensieri, messaggi, idee, risate, emozioni…non se stessi.

lunedì 18 gennaio 2016

Sogni di scrivere un libro

Sogni di scrivere un libro ma ti svegli e rimuovi pensiero e desiderio, fino alla notte successiva. Tieni a bada quella voglia perché ne hai paura, non sai come fare, non è nelle tue corde. Ti stropicci gli occhi, ti lavi la faccia, ti incammini per le vie del mondo e mandi giù il boccone amaro.
Nel buio, solo nel buio, ritrovi la forza di quella meraviglia: un libro, un libro tuo. Al mattino apri un cassetto, lo butti dentro, richiudi con forza. Ma niente, lui con le tenebre sbuca, fa un balzo e ti raggiunge nel letto, bussa al tuo cuore, martella la tua testa.

Passano giorni e notti, mesi e stagioni. E forse arriva anche la giornata giusta, magari questa. Quella in cui navigando in rete il sogno di scrivere un libro incontra un ghost writer, una scrittrice fantasma, una che può raccontare per te.

venerdì 15 gennaio 2016

Il tuo ghostwriter esprime te stesso

Ecco cosa fa, spesso, un ghost writer o scrittore fantasma.
Insomma l’argomento è complesso per essere liquidato in un post ma provo a dare qualche indizio utile.

Molte volte sono proprio impegnata in questo, come ghost writer. A fare in modo che un artista, un autore, un personaggio sia ‘qualcuno’ pur restando (o proprio perché resta) se stesso. E’ un lavoro delicato e appassionante. Talvolta, e non solo gli esordienti, sciolgono nodi e tensioni, con il ghost writer. Fanno pace con la loro natura, migliorano la loro creatività, scoprono che esprimere la propria unicità è la carta vincente oltre che l’autentica libertà.

lunedì 11 gennaio 2016

Comunico ergo sum

Comunicare = rendere comune, far conoscere, far sapere, trasmettere ad altri.
Ecco, come non comprendere che è necessario ‘arrivare’, oggi più che mai?
Vale in ambito personale quanto professionale, artistico, commerciale.
La forza di ciò che pensiamo ed esprimiamo sta nella sua capacità di fare il viaggio verso gli altri, di penetrare, essere colto ed abbracciato.

Quella della comunicazione è un’esperienza, un’esigenza, una magnifica potenza. E’ il valore che fa la differenza.

lunedì 4 gennaio 2016

Sono il tuo scrittore fantasma

Hai una vita da raccontare?
Hai vissuto un’avventura speciale?
Hai provato un’esperienza dura e dolorosa?
O magari vuoi regalare emozioni con la tua storia d’amore, far ridere con strepitosa comicità, giocare con una trama fantasy, divulgare conoscenze, spingerti nel territorio del noir, consegnare pagine di società on the road…
Non lasciare tutto nei ricordi o nel cassetto dei desideri.
Cercami, chiamami, prendimi al tuo servizio.
Sono il tuo scrittore fantasma. Tua è la vita, l’idea, l’ispirazione, l’eccitazione, la gloria…mio è il lavoro.