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sabato 28 maggio 2016

Le parole della personalità

Il dettaglio è una questione di stile.
Ma lo stile non è un dettaglio.

Vale anche per le storie e per i vostri libri, cari autori. Non cercate spunti eclatanti e clamorosi, lasciate invece che il racconto abbia personalità. 

mercoledì 25 maggio 2016

Le parole da cancellare

Il mestiere di scrivere fa buona pratica della gomma.
Limare, ridurre, asciugare il testo è in verità un’operazione difficile, spesso dolorosa. Ci sono parole cui ci affezioniamo, innanzi tutto, quelle cui ci sembra impossibile rinunciare. Ci sono frasi che hanno un suono incantevole, che a tutti i costi cerchiamo di salvare. Ci sono passaggi che ci riesce di descrivere solo con un fiume di aggettivi, ciascuno dei quali ci convinciamo abbia enorme rilevanza. Ci sono stati d’animo che crediamo gonfi di sfumature traducibili solo con una massa di vocaboli ai quali restiamo incollati.
E’ il concetto stesso di sintesi che talvolta aborriamo, come se fosse un nemico della letteratura. Oggi ancora di più.
Già, oggi che siamo incastrati nella comunicazione veloce, che adottiamo sigle e acronimi, che dialoghiamo con formule brevi, quello del libro lo difendiamo come spazio di prosa piena, ricca, morbida. Un romanticismo al quale francamente cedo volentieri, io che adoro la narrazione che gioca nel fascino del vocabolario e delle espressioni. Eppure lavorando ho affinato le forme, ho imparato a declinarle diversamente nei differenti contesti, a concepire la forza del linguaggio immediato, a interpretare in modo euforico e potente la semplicità.
Occorre fuggire, più di tutto, la ridondanza. Inseguire l’equilibrio tra troppo e poco è un viaggio faticoso ma affascinante. Il Less is more narrativo è un’arte magica cui ambire con un mix di passione e rigore: quando ami l’essenziale, cancelli il superfluo.

sabato 21 maggio 2016

Realizzare i sogni

Senza bacchetta magica realizzare tutti i nostri sogni è impossibile. Con questo abbiamo fatto pace subito dopo l’età delle fiabe, almeno nella buona maggioranza di casi.
Questo però non significa abbondonarli tutti. Se mai deve spingerci a coltivare meglio quelli possibili. Il primo passo credo sia non ostinarsi a sognare ad occhi chiusi sulla nuvoletta. Solo sognare a occhi aperti può farci intravedere un cammino su una strada percorribile….perché, diciamolo, per avere qualche chance, dei nostri sogni dobbiamo fare progetti.
Una mappa, un programma e tutto l’occorrente per il viaggio.

Non è meno romantico questo realismo, posso assicurarlo. E’ un fantastico trionfo della nostra immaginazione e della nostra volenterosa abilità.

lunedì 16 maggio 2016

Servizio di copywriting e community management

Produrre contenuti, ovvero principalmente testi, per i social media è una delle principali attività di chi come me si occupa della comunicazione per artisti, aziende, personaggi pubblici (tra i quali imprenditori e manager che vogliono – giustamente – avere anche pagine personali).
Curare i testi, in sintesi significa:
Scrivere bene. L’era dei discorsi zeppi di slogan è tramontata. La cattiva abitudine di maltrattare e abbreviare l’italiano è già poco gradevole in un messaggio di un ragazzino. L’uso di una terminologia da super specialisti è francamente da riservare a sedi e lettori di settore. Per una comunicazione professionale efficace conta conoscere bene la lingua italiana. Evviva.
Personalizzare. Bisogna fare in modo che i social esprimano la personalità e i tratti distintivi dell’Azienda, dell’artista, del personaggio. E bisogna individuare bene cosa e a chi comunicare. Come farlo sarà la combinazione tra ambito/ specificità e linguaggio.
Captare e gestire il flusso. Intercettare quello che c’è intorno, interagire, ampliare la cerchia del target, stabilire connessioni è essenziale.
Monitorare. Da una strategia iniziale con la quale si imposta un piano di azione che andrà costantemente verificato e se necessario ritoccato si sta sui social prestando massima attenzione a quello che generano. Non si tratta solo di valutazioni di periodo ma di veri e propri studi di risposta o test di innovazione.
Quello che è vietato oggi sui social è immaginarsi al mercato con la bancarella.
Vende bene chi non vende. Raggiunge il pubblico chi lo attrae. Il miglior modo di parlare di sé è essere.
D’altra parte quello che vale sul fronte del web si riscontra anche sulla carta stampata. E’ vincente l’imprenditore che si presenta con una storia aziendale fatta di amore, ironia, avventura. E’ perdente quello che vuole scrivere un libro di numeri. Sono sempre il ghost writer del primo, del secondo non riesco ad accettare l’incarico.

venerdì 13 maggio 2016

Ghost writer

Strabuzzate gli occhi e pronunciate un ‘cosaaaa?’ come se vi trovaste davanti a un tizio che vi dice d’essere un marziano, magari il figliolo di E.T.
A voi, che esistano fantasmi lavoratori pare roba da libri fantasy o film. In effetti il ghost writer con i libri e i film è in strettissima relazione ma, badate bene, non da protagonista bensì da professionista delle trame e delle parole.
Io, ghost writer o scrittrice fantasma come più gradite, sono l’altra testa di molto di quello che leggete: il discorso di un politico, la comunicazione social di un artista, il romanzo di Pinco Pallino, i testi web di un’azienda, la relazione di un manager, la biografia di una persona di successo e molto altro ancora.
Ci sono testi a due teste, insomma, tanto per buttar lì un bisticcio di termini che fa attorcigliare la lingua e il pensiero: autore e ghost writer sono una piccola grande squadra, una sorta di team perfetto. Due in uno, attenzione, perché il nome pubblico resta sempre e soltanto quello dell’autore, io -il ghost writer- mi godo la sua luce restando nell’ombra.
Non soffro affatto. Anzi.
Il rispetto, la riservatezza, la passione sono qualità, prima ancora che doveri, con i quali convivo con naturalezza.

Spero di non dover mai rinunciare alla magnifica avventura di questo mestiere. Per me è come avere ogni giorno un orizzonte diverso. Il privilegio della fiducia e la fortuna di esplorare universi diversi sono così preziosi da emozionarmi all’ennesima potenza. Ogni volta poi che sperimento l’efficacia di un testo, il suo riscontro, le meraviglie che produce, rinnovo la mia gratitudine alla sorte e all’applicazione. Certo, c’è un po’ dono un po’ duro impegno e entrambi meritano un posto d’onore nella mia coscienza.

martedì 10 maggio 2016

Come comunicare

Troppi maghi della comunicazione, troppa pubblicità, troppi messaggi urlati, troppe formule magiche. 
Bisogna sussurrare semplici, efficaci verità per farsi sentire. Anche la competenza si trasmette meglio, con una voce ferma ma serena. Peraltro, più che influenzare è meglio attrarre: il vero potere della parola è la seduzione. 

sabato 7 maggio 2016

Fai di necessità virtù

-Abbiamo avuto tanto, tutto, troppo. Non sappiamo quanto vale, cosa farcene, dove guardare ora.
-Ora che tutto è difficile?
-Ora che dobbiamo dimostrare che possiamo fare qualcosa. Magari pure qualcosa di grande.
-Guardate bene, ora che siete al buio vedrete le idee accendersi come lampadine.
-Ci vuole coraggio?
-Non solo ma è un buon punto di partenza.
Fai di necessità virtù. E preparati a saperla maneggiare con cura.

martedì 3 maggio 2016

Caro imprenditore

Ti scrivo così ti convinco un po'...
Forse Lucio Dalla comprenderebbe e perdonerebbe la revisione delle sue parole. Tu hai bisogno di parole che comunichino davvero. Hai capito che la tua azienda deve sedurre il mercato almeno tanto quanto tu sei sedotto dalle sue prospettive?
Pensaci in tempo. Non devi avere una pagina social, un sito, un blog. Devi essere, social.

lunedì 2 maggio 2016

Eroi da romanzo

La storia della vita e dei libri è anche questa. Quella della forza e della vittoria. Quella della lotta di chi ha dovuto inventarsela, una serenità possibile. Quella della voglia di esserci, nonostante la bufera. Quella di chi ha il cuore gonfio di rispetto e responsabilità per l’enormità dell’esistenza intorno.
Non è più felice, il vincente. E’ solo uno che non ha potuto cedere, non ha avuto abbastanza egoismo per arrendersi.

Evviva. In letteratura è un protagonista meraviglioso.