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venerdì 25 agosto 2017

Racconta e vendi

Realizzi splendidi oggetti artigianali, hai un’azienda agricola che produce delizie biologiche o un ristorante con una cucina che varrebbe chissà quante stelle, fai preziosi abiti su misura, gestisci un grazioso bed&breakfast nel quale gli ospiti sono trattati da re. Sei in una di queste situazioni o hai un’altra impresa, uno studio professionale, un laboratorio di orologeria. O magari sei un fisioterapista, un musicista, un meccanico.
Hai bisogno di raccontarti e raccontare cosa fai.
Perché il pubblico là fuori dovrebbe diventare la tua clientela?
Puoi avere cose utili o belle, prestare servizi importanti o originali ma devi affermare che esisti, innanzi tutto. La pubblicità non serve o non basta più. Troppa concorrenza da combattere e non solo. Il tempo! Questo è il tempo delle aspettative e delle emozioni. Le persone cercano molto e vogliono di più.
Devi imparare a narrare una storia che faccia appassionare a te, ai tuoi prodotti, all’assistenza che sai dare, alle soluzioni che trovi, ai colpi di genio che hai avuto, alla bellezza che crei.
Devi stimolare il desiderio di godere delle tue meraviglie.
Apri la tua porta, fai accomodare tutti nella favola della realtà. Rendi i tuoi clienti protagonisti del viaggio. Fai sentire loro che possono volare.
Conquistare il mercato vuol dire sedurlo. Le parole sono potenti armi di seduzione. Dai alle tue idee la forza di generare attrazione, affidati a una comunicazione efficace, coinvolgente, avvolgente.

martedì 22 agosto 2017

Scrivi il tuo libro!

Fai della tua vita un sogno, e di un sogno, una realtà (Antoine-Marie-Roger de Saint-Exupéry)
Quante volte avete detto: “potrei scrivere un romanzo” o “la mia vita meriterebbe un libro”?
Forse abbiamo tutti qualcosa da raccontare e qualcuno ha certamente una vita particolarmente interessante o avventurosa, ha vissuto un amore speciale, ha conosciuto emozioni che varrebbe la pena trasmettere, ha provato un dolore o ha fatto una scoperta che incollerebbero alla pagina migliaia di lettori. Non solo. Qualcuno ha compiuto imprese straordinarie, incontrato la felicità di una passione, accumulato esperienze di disperazione, riscatto, noia, euforia.
Per non parlare poi di tutta la ricchezza della fantasia. Di quei viaggi realizzati con la mente e il cuore gonfi di pensieri in corsa.
Il problema è sempre decidere. Decidere di mettere una storia nero su bianco.
Volerlo profondamente.
E a quel punto?
Determinati e ansiosi di scrivere il proprio libro molti sono paralizzati dall’evidenza, dalle incombenze, dai timori. Non hanno abbastanza dimestichezza con la scrittura, non hanno tempo sufficiente per dedicarsi con lo spirito giusto, non riescono a tessere la trama.
Magari hanno solo bisogno di una mano invisibile che compia l’opera.
“Fossi uno scrittore lo scriverei eccome un libro!” Più o meno pensano e pronunciano proprio queste parole. La mano magica è appunto uno scrittore su commissione, un ghostwriter o scrittore fantasma, un'ombra pagata per un servizio di scrittura.
Il ghostwriter è la soluzione. La testa che raccoglie, assorbe, esprime.
Il ghostwriter è la tastiera vivente. Colui che si prende cura dei fatti, delle sfumature, delle parole, dello stile perché finalmente l’autore abbia la sua storia ben stesa, srotolata come una passerella. Con le lacrime e le risate al posto giusto.
Il ghostwriter è il servitore dell’autore. Un servitore attento e rispettoso ma anche provetto, vivace, stimolante.

Allora?
Non hai più scuse. Puoi scrivere il Tuo libro, finalmente.

venerdì 4 agosto 2017

Narrare è...esistere

Per Luis Sepulveda ‘narrare è resistere’.
Impossibile confutare il concetto. Se mai è possibile sostenere che narrare è anche altro.
Ci sono storie di vita che non muoiono perché respirano tra le righe, di mano in mano, negli occhi che leggono rapiti. Ci sono avventure che conosciamo solo perché un libro ce le ha consegnate. Ci sono amori, memorie, pensieri, resi eterni da un racconto. E ci sono anime che affermano la loro esistenza mettendola nero su bianco.

Si, narrare è anche…esistere.

martedì 1 agosto 2017

Marketing 4.0

Nel terzo millennio si può fare marketing completamente scollegati dal web e anzi senza alcuna conoscenza della rete e delle sue dinamiche, dei social media, del popolo di internet e degli strumenti e modalità di promozione che possono raggiungerlo?
Il mercato è on line e off line. L’azienda è on line e off line. Il cliente è on line e off line.
Non credo possibili analisi, pianificazioni, azioni che non guardino al pubblico con una visuale avanzata, evoluta, di ampio respiro e comunque nella piena percezione delle tendenze, del costume e della cultura collettiva.

Stare fuori dai social, piaccia o meno, significa non avere il polso aggiornato e allargato della situazione. Uno che fa comunicazione o marketing può permettersi di snobbare il web? No. Questo non significa peraltro scollarsi dalla realtà della strada. Forse non è del tutto chiaro, ancora, che la piazza virtuale è una proiezione. Chi non è connesso è inesorabilmente lontano dal 4.0.