contattami

spagnuoloirene@gmail.com
c.f. SPGRNI65R59F952U
p.iva 02428460030


sabato 31 gennaio 2015

Servizi di scrittura

Non ditemi che l’era digitale e la comunicazione veloce hanno sepolto la nostra lingua. Non ditemi che il nostro tempo ha perso interesse per i testi leggibili, in termini di correttezza e ricchezza.
Non è vero. E’ solo un bluff dei superficiali, degli sprovveduti, degli stolti.
In tutti gli ambiti conta, eccome, cosa e come si scrive.
Pure su una pagina facebook.
I servizi di scrittura sono molto richiesti proprio per questa consapevolezza che, peraltro, è la base per una buona lungimiranza strategica. A qualsiasi livello e in qualsiasi contesto.
Avete presente aforismi e citazioni? Tutte quelle frasi  che rimbalzano nei discorsi, sul web, sulle pagine social non sono che la conferma di quanto i nostri pensieri, momenti, emozioni, desideri trovino appiglio nelle parole perfette. Una riga di testo può sfidare l’eternità, ecco la verità.
I servizi di scrittura rispondono al bisogno e alla bellezza di ‘vedere’ un concetto espresso a meraviglia.
Poi si può incastrare tutto, la sintesi, il gergo tecnico, la fluidità…Si, certo, il testo deve essere in sintonia con contesto, finalità, destinatario.
Quello che conta però è non trascurare mai, davvero mai, la virtù della scrittura. Che non è l’esasperata ricerca di virtuosismo, proprio la virtù. Il testo immortala, trasmette, apre.
E’ per questo che ai miei servizi di scrittura accedono tutti. Non solo artisti, personaggi pubblici, aziende. Anche very normal people! Soprattutto per i racconti ma non solo…La provetta cuoca che vuole aprire un blog di cucina, ad esempio, mi chiede di dare alle sue ricette, ai suoi suggerimenti, alle sue esperienze di ricerca, la forma di una vera narrazione. Capita altrettanto per moltissime altre avventure.

Et voilà, i miei servizi di scrittura sono a vostra disposizione. 

giovedì 29 gennaio 2015

Ghostwriter

Quello che rinuncia al suo nome sulla copertina.
Già, spesso è così che viene identificato il ghostwriter. Io non la considero una rinuncia ma colgo il senso (o la sensazione). E quasi mi piace. L’idea che la passione, e naturalmente la professionalità, vengano ben prima di quella gloria mi gratifica e mi calza a pennello. Non che io non abbia una storia nel cassetto, anzi, ma c’è tempo. Francamente mi preme assai più quella altrui, l’universo nel quale ho il privilegio di entrare, il percorso che mi è dato compiere, la sfida che mi tiene incollata all’entusiasmo e alla speranza.
Ecco, quello che mi inorgoglisce o mi rasserena è che neanche per un secondo ho pensato al ghostwriting come ripiego a chissà quale sogno non realizzato. Al contrario. Quello che mi ha mosso e mi anima è quel fuoco lì, quello di essere in missione. Abbraccio l’autore e la creatura che mi consegna e parto.

Che fortuna compiere viaggi su viaggi.

(ripubblico qui questo post che avevo scritto sul mio blog personale, è sempre la mia ispirazione, umana e professionale!

mercoledì 28 gennaio 2015

Scrivere un fantasy

Hai in testa una storia, un’idea di romanzo fantasy.

Magari hai anche più o meno tutto davanti agli occhi -ambientazione, personaggi, trama- ma metterlo nero su bianco richiede linguaggio, lavoro, tempo, attenzione e, perché no, una certa dimestichezza con la gestione degli intrecci.
Scrivere un fantasy è fantastico, si potrebbe dire. La realizzazione però non è affatto semplice. La tenuta di una storia, specie quando si esce dal racconto breve e si entra in quello lungo o nel romanzo, presuppone contenuti, forma, connessioni perfette. L’associazione mentale frequente è quella di fantasy uguale free e per certi versi è vero. Questo non significa però che tutti gli elementi possano viaggiare senza armonia anzi…
Il genere fantasy ha un vasto pubblico di appassionati lettori. Appassionati vuol dire esperti ed esigenti. Vogliono un libro ben scritto, originale, avvincente.

L’ispirazione, diciamolo, non basta. E’ solo il punto di partenza, poi c’è il viaggio. A questo punto affidarsi a un ghostwriter non è una rinuncia all’avventura, al contrario, è come acquistare il biglietto del treno che ti porta alla stazione di arrivo.

domenica 25 gennaio 2015

La tua biografia vale oro

La tua biografia vale oro. Almeno per te. L’hai respirata, fatta, subita, sudata. Spesso avrebbe grande significato anche per altri. Per chi potrebbe immedesimarsi, imparare, ridere, piangere, rivedere un periodo o un luogo o un pensiero.
Avventurarsi però nell’autobiografia non è sempre una scelta felice. Dal punto di vista editoriale e commerciale vengono privilegiate quelle di personaggi celebri. E’ una questione di numeri, rischi, possibilità. Potenzialmente la storia di qualche persona famosa è più vendibile. L’affetto del pubblico o la curiosità sono i meccanismi su cui fa leva l’editore che pubblica l’autobiografia vip.
Agli ‘anonimi’, per terribile che sembri il termine, è riservata invece una scelta più oculata, un cammino più arduo ma magari di strepitoso successo. Si tratta di fare virtù dello svantaggio iniziale. Ovvero trasformare l’anonimato in un misterioso e intrigante mondo tutto da scoprire e peraltro più abbordabile per tutti. Già, vale oro, la tua biografia. A patto tu sappia lavorarci su.
Ecco a cosa servo io, il ghostwriter. A fare della tua storia un romanzo biografico. Attenzione. Non si tratta di stravolgerla, travisarla, tradirla, solo di romanzarla. Vuol dire renderla attraente e godibile. Avvicinarla alla letteratura. Omaggiarla di uno stile narrativo che la strappi al rigore e la consegni al Racconto, quello appunto con la R maiuscola.

E’ esattamente quello che chiedono i lettori in libreria, il tuo romanzo biografico. Per questo vale oro.

mercoledì 21 gennaio 2015

Devi scrivere un comunicato o una relazione?

Sei l’amministratore di un’azienda, un manager, un direttore di qualche struttura produttiva o commerciale con mille impegni e il tempo che non basta mai. E…con mille competenze e abilità che non includono carta e penna o tastiera. Ti ho descritto bene?
Scrivere non fa per te. Eppure lo devi scrivere quel comunicato. Eppure attendono da te quella relazione.
Ecco, sono al tuo servizio. Non puoi e non devi trasferirmi tutta la tua esperienza e le tue conoscenze. Bastano gli spunti giusti: la sostanza della comunicazione –come diresti tu-, il contesto e il pubblico di riferimento (colleghi, dipendenti, clienti, fornitori, partner), il tono.
Il mio servizio di ghostwriting prevede una full immersion rapida e incisiva. Elaboro appunti, dati, documenti, connessioni, flussi che mi fornisci aderendo ad ambito, settore e linguaggio appropriato.
Formazione culturale, pratica sul foglio e sul campo, serietà.

Devi scrivere un comunicato o una relazione? Bene, mi metto all’opera!

martedì 20 gennaio 2015

Hai una storia da raccontare?

Hai una storia da raccontare ma non sei bravo con le parole o non hai tempo di sederti a scrivere. Insomma il tuo sogno nel cassetto è quella storia. 
Magari qualcosa di autobiografico o l’affascinante idea per un grande fantasy oppure una romantica love story.
Hai una storia da raccontare e hai bisogno di uno scrittore fantasma ovvero di qualcuno che faccia il lavoro e lasci a te l’onore della copertina, ecco.
Il punto di partenza è perfetto. Già, quello che conta davvero è che tu abbia una storia da raccontare. Originale, suggestiva, eccezionale, esilarante, drammatica. A sfondo personale, sociale, erotico, giallo non importa. Ogni genere ha milioni e milioni e milioni di trame e sfumature tutte da scoprire.
A me spetta il resto del cammino: scriverla.

Ad opera compiuta ti restituisco il testimone e tu fai l’ultimo tratto di strada fino al traguardo: bussi alle case editrici e, ad avvenuta pubblicazione, ti godi il successo.

lunedì 19 gennaio 2015

Scrittura testi per siti e post per blog

Per un sito, un magazine on line, un blog è importante che la scrittura di testi, articoli, post sia ottimizzata per i motori di ricerca.
Nelle infinite possibilità della rete l’aspetto più difficile è essere visibili ovvero essere raggiunti e letti dal target di riferimento. Far viaggiare il contatore delle visite non è facile, lo sa bene chiunque apra una pagina sul web. Che il fine sia commerciale o divulgativo posizionarsi bene nei canali di ricerca è il primo obiettivo a cui mirare. Ci vogliono esperienza e tempo.
Questo è uno dei motivi per cui affidarsi a un servizio professionale.
Avete mai sentito parlare di SEO copywriting?
Quello che offro all’azienda, al blogger, alla testata è, in sintesi, la stesura di testi ottimizzati per la SEO quindi facilmente ‘notati’ da google e dagli utenti.
Naturalmente non basta. Non mi stancherò mai di ripeterlo!
Il pezzo o il post devono sempre rispondere a criteri di quantità-qualità apprezzabili dal fruitore.  Lunghezza adeguata, contenuti originali e affidabili, esposizione impeccabile.

Tornerò più volte sull’argomento, molte infatti sono le specificazioni e gli approfondimenti utili, ma tengo molto a far notare che pongo i due aspetti come complementari, quindi da far procedere a braccetto. Non ha senso scalare la vetta con ammiccamenti vari e poi deludere il visitatore/lettore/potenziale cliente. Altrettanto velocemente si può franare, ecco…Mai adottare la logica di prendere all’amo omettendo di preoccuparsi delle aspettative e delle opinioni del ‘pesce’. Quello che può e deve fare un buon sito o un buon blog è accogliere, informare, divertire, aggregare, orientare insomma perseguire nel modo migliore possibile ciò per cui è nato.

mercoledì 14 gennaio 2015

Narrare...è esistere

Ricordo bene, con tutto l’amore di lettrice, che per il grande Luis Sepulveda narrare è resistere. D’altra parte con tutta la sua esperienza umana, sociale e politica la resistenza equivale alla più passionale reazione di sopravvivenza e di riscatto. Romantico, disperato e meraviglioso concetto che ho sempre sentito anche ‘un po’ mio’.
A livello professionale mi piace una versione modificata: narrare è esistere. E’ quello che vorrei provassero i miei committenti, gli autori che mi consegnano una storia affinché io la traduca in racconto o romanzo. Non per indurli a velleità letterarie, sia chiaro. E neanche per alimentare in loro la sensazione di avere in testa chissà quale clamorosa idea da dare alle stampe.
Per passione, solo per passione. Si tratta di un vero sentimento di rispetto e dedizione, per la storia che hanno vissuto o immaginato o inseguito. Per quella che potrebbe ritrovarsi tra le pagine di un libro, appunto. Ecco, mi piace che partano con un sorriso: narrare questa storia per me è esistere.
Non è questione di successo assicurato. E’ che l’avventura di un incarico a un ghostwriter su una premessa così è già il migliore dei viaggi possibili.
Nero su bianco che abbraccia, soddisfa, emoziona, rasserena.

D’altra parte, se la correttezza impone di non creare illusioni, suggerisce anche di trasmettere una bella e profonda complicità: se per te, caro potenziale cliente, il significato o l’atmosfera o i risvolti della tua storia devono prendere il volo per poter raggiungere altri non farti mai frenare dalla paura o dall’insicurezza. Può darsi tu abbia in mano un tesoro che non deve restare sconosciuto.

lunedì 12 gennaio 2015

Io, ghostwriter

Sono (e non ‘faccio’) un ghostwriter.
Insomma è un mestiere, certo, quello di scrivere conto terzi, però diciamo che è quanto più si avvicina alla mia natura. Mi piace l’idea del servizio, mi appassionano le vite e le storie altrui, sono grata alla infinite possibilità di conoscenza che gli autori mi offrono, trovo estremamente stimolante l’avventura in trame e linguaggi. E non ho la smania del mio nome in copertina.
Vorrei scrivere un libro come autore? Perché no, potrebbe capitare. Qualche ispirazione ce l’ho e, chissà, forse un giorno proverò l’avventura.
Francamente però non ho nel cassetto il sogno dello scrittore, ho avuto sempre quello della scrittura. Ecco, ho una personalità da ghostwriter. Ci sorrido su, con piacere infinito. E lavoro sodo senza accusare mai stanchezza, disagio, noia, frustrazione. Mai. Mi metto da parte, scivolo dentro il ‘committente’ e faccio il suo viaggio.
Siamo in Italia, signori…non è facile immaginarsi Andrew Crofts. Che, al di là di enormi bravura ed esperienza, vive dove il ghostwriting è più diffuso. Eppure mi accorgo, ogni giorno di più, di quanti desideri e tracce cerchino proprio me per diventare racconto, biografia, romanzo.

domenica 11 gennaio 2015

Comunicazione aziendale

Quello della comunicazione aziendale è un ambito complesso.
C’è una comunicazione interna che presuppone una conoscenza puntuale delle dinamiche specifiche, della struttura, del lavoro.
E c’è una comunicazione esterna, utile all’immagine aziendale, dei prodotti e dei servizi offerti.
Mi accomodo, professionalmente, in quella esterna. Ovvero la comunicazione per la quale gli imprenditori italiani, in larga misura, si sono affidati ai canali promozionali diventati classici: lo spot tv, la pubblicità sui giornali, la reclame via volantini.
Il mercato, bombardato da propagande di ogni tipo e fattosi diffidente, esigente, accorto ha preso a esprimere chiari sintomi di rifiuto o di disinteresse. Con la crisi economica, sono poi andate in tilt aziende e risorse. E, con la ben più profonda e preoccupante crisi culturale e sociale, a toccare il tilt è stata la comunicazione stessa.
Il quadretto è quello di un circolo che di virtuoso ha praticamente nulla. Non solo. Le difficoltà, dilatate o attorcigliate su se stesse, rischiano di generare ulteriori danni. Quello che si avverte è disamore, scollamento. Ovunque e comunque.
Ma è proprio questo il momento da cogliere al volo. Prenderlo come un’opportunità di svolta è forse l’unica salvezza. Le aziende faticano, molto. Esattamente come faticano clienti e utenti. Si rende ancor più necessario affascinare, raggiungere, dialogare.

L’imprenditore più audace e sagace oggi imbocca nuove strade.
Incarica il ghostwriter di raccontare la sua storia, ad esempio. Non una storia di gloria e denari ma una storia di passione, sudore, genio. Magari una delicata ed emozionante saga familiare. Oppure il felice cammino di un’intuizione o la riscossa dopo una caduta.
O, ancora, chiede al ghostwriter di narrare la sua azienda, la produzione, l’ideazione, la laboriosa elaborazione di soluzioni.
Qualche volta anche di gestire un popolare profilo facebook. Così, per avvicinarsi al proprio ‘pubblico’ potenziale o affezionato.
In una preziosa sintesi: l'azienda ha bisogno di una comunicazione umana, non commerciale!

martedì 6 gennaio 2015

Scrivere è comunicare

Scrivere è comunicare. Che dietro e dentro le parole ci sta tutto: la notizia, la storia, la riflessione. Tutto quello che vogliamo arrivi a destinazione, insomma. E’ un concetto essenziale. Spesso invece chi ha in mente di scrivere, quale sia la molla che lo spinge, lo trascura. Talvolta poco importa, sia chiaro. Se asseconda solo una passione può godere anche se non vi è alcun altro a goderne. Francamente però non ne conosco.
Solitamente chi scrive ha un solo scopo: essere letto. Quello che muta è il contenuto-obiettivo. Li faccio coincidere perché di fatto sono strettamente connessi. Il desiderio scopo è informare, commentare, narrare e appunto quello che si scrive –e di cui si scrive- è un fatto da divulgare o sul quale esprimere un’opinione oppure una vicenda (reale o di fantasia) da raccontare.
Certo è uno schema, una semplificazione, un modo per andare dritti al punto. In fondo è bene lasciare un posto d’onore del tutto esclusivo alla letteratura. Anzi, alla Letteratura. E comunque, sia inteso, pure la Letteratura deve giungere forte e chiara al traguardo!
Scrivere è comunicare.

Forse questo è già un buon punto di partenza per un ghostwriter, un ghostblogger, un freelance. Se poi andiamo appunto a scomodare la rete e l’epoca il principio non può che elevarsi all’ennesima potenza. Siamo nel bel mezzo delle coordinate spazio-temporali della comunicazione!