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domenica 8 marzo 2015

Diventa un fenomeno come Federica Bosco

Non si può disconoscere il ‘fenomeno’ Federica Bosco. Brava, leggiadra, ironica, fresca, arguta. Dolce e pungente come le pieghe del costume e dei sentimenti nei quali si infila con egregia sensibilità.
Eppure anche su di lei si leva qualche voce stridula con le solite accuse di banalità.
Siamo alle solite, insomma. Al di là del gusto e delle legittime valutazioni personali un ‘fenomeno’ si riconosce dai numeri. Se Federica Bosco li fa vuol dire che è apprezzata. Sciocco demolirla con spocchia intellettuale.
Io su questo aspetto insisto parecchio, fino alla noia, lo so. Eppure è importante, per i miei autori, capire questo passaggio. Anzi, direi, è fondamentale. Leggere non è proprio al top delle tendenze di moda nel nostro Paese dunque c’è davvero ben poco da arricciare il naso e disquisire di alta o bassa letteratura. Sia chiaro, i lettori –quelli veri- possono anche farlo. Gli altri farebbero bene a ridimensionare exploit cattivi, insulsi…e invidiosi.
Scriveteli, i libri di Federica Bosco. Poi snobbateli e tirate fuori un capolavoro alla Umberto Eco, tanto per citare un nome.
In sintesi: prima dimostrate quanto facile sia, essere Federica Bosco.
Che Federica Bosco è un esempio, giusto per intenderci. Quando si parla di ‘romanzetti banali’ con migliaia o centinaia di migliaia (o magari milioni) di lettori entusiasti a me parte l’orticaria.
<Un giorno l’amore finisce. Senza preavviso. Un mercoledì sera>.
Questa, più che banalità, è fotografia della realtà. Con linguaggio immediato. Quello che accade, non alla protagonista di un libro, nella vita. Nella vita di tutti. E vorremmo non scattasse il processo di immedesimazione?
Suvvia, questa è la prima chiave del successo. Il libro ‘arriva a destinazione’ perché coinvolge, riguarda, rappresenta le persone che lo aprono e si immergono nella storia.
C’è opera e opera, certo. C’è autore e autore, certo.
Ma, cari autori, se non siete Dante Alighieri o giù di lì e vi rivolgete a un ghostwriter a parer mio dovreste diffidare di quelli che fanno i sapientoni della Letteratura. Scegliete un profilo dignitoso, originale, professionale e passionale. Forse non vi condurrà ai grandi capolavori classici ma vi scriverà un libro a misura vostra e di libreria.

Sono un ghostwriter, scrivere è il mio mestiere. Il mio crac sarebbe salire in cattedra invece di sgobbare amorevolmente sulle pagine.

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