Già,
cosa ti aspetti da un ghost writer?
Che
scriva bene? Certo deve essere davvero in confidenza con la lingua italiana...ma
non basta. Vuoi sicuramente che sappia ingranare la marcia giusta per il genere
di libro che hai in testa. Magari che sia in sintonia con il tuo approccio, che
esprima passione o competenza o affinità con l’ambito della storia. E vuoi
altro. Vuoi di più, lo so. Hai bisogno che abbia voglia di leggere innanzi
tutto te, che colga il tuo spirito, che comprenda il tuo sogno, che viva le tue
emozioni.
Hai
ragione, per accompagnarti egregiamente, caro autore, un ghost writer deve
incarnare il tuo stile, quello che tu hai dentro ma non riesci a imprimere
sulla carta. Non è pura questione di professionalità. C’è molto di più. Con
qualche sfumatura profonda che viene fuori subito, al primo impatto. Qualcuno la
chiamerebbe empatia. A me piace continuare a credere che sia la forma più bella
di amore, quella che è un tripudio di partecipazione e rispetto.
E’
un lungo cammino, quello dell’autore e del ghost writer. Meraviglioso compierlo
con lo stesso passo. Poi sarà la sapiente esperienza dello scrittore fantasma a
condurre, se mai, l’itinerario del viaggio.