Attore,
musicista, cantante, uomo di spettacolo vuol dire immagine pubblica.
Non
alludo alle copertine dei giornali o al gossip da salotto tv. Mi riferisco alla
comunicazione con i fan, spesso assai difficile da gestire, sempre un po’ a
cavallo tra sfera privata e personaggio.
Non
è raro che ai tempi dei social network e dei blog qualche artista si avventuri
in rete senza parafulmini e paracadute. Che, tradotto nel linguaggio dei
contatti, significa senza ghost writer.
L’avventura
richiede però tempo, energie e…un bel pizzico di preparazione. Il ghost writer
oltre a saper abilmente esprimere i pensieri del suo autore committente è il
polso degli andamenti e un filtro molto importante. Lo fa per mestiere, conosce
l’abc, segue il mondo e sa mettere la ciliegina sulla torta al momento
opportuno. Sa con chi si rapporta, ne intercetta attese, desideri, reazioni e
ha l’approccio professionale o divertito più adatto alla circostanza.
Meno
emotività, di quella da tenere a bada s’intende.
L’attore
o il cantante in prima persona possono uscire a brandelli, dall’arena. E del
resto, se viaggiano con troppa prudenza o fanno capolino solo di tanto in tanto
con le classiche formule promozionali, perdono molto del loro appeal.
Il
buon ghost writer o ghost blogger è l’alter ego perfetto: discreto, arguto,
appassionato, equilibrato, attento.
Io
trovo che siano tra i miei incarichi migliori. Questione di sensibilità
artistica? Forse. E’ un viaggio di straordinaria intensità. Certo, con
mestiere. Molto mestiere.
Artista…sono
qui, al tuo servizio.
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