Ma
sono e mi sento altro. Forse perché il mio mestiere principale resta quello di
ghost writer dove è essenziale cogliere e narrare lo spirito dell’autore e
della storia. Cara azienda credi davvero che esprimere i tuoi valori,
promuovere la tua attività, far conoscere i tuoi prodotti, penetrare nuovi
mercati, affermare una certa filosofia di lavoro e qualità passi da una comunicazione
pubblicitaria sui social?
Fossi
in te mi accerterei prima di trovare un social media manager, se così lo
vogliamo chiamare, che abbia sufficiente voglia, sensibilità, serietà, per
studiare e capire chi sei, cosa fai e come lo fai, per muoversi ad annusare il
tuo pubblico e le tendenze culturali, sociali, economiche interessanti per te e
il tuo ambito, per maneggiare con cura pensieri e concetti prima di tradurli in
parole. Uno che abbia un ‘bagaglio umano’ da mettere al tuo servizio. Uno che non
partorisce solo frasi ad effetto ma che si misura tutti i giorni con la tua
realtà. Uno che ci metta anima e responsabilità oltre alla strategia e alla tecnica.
Difficile?
Cara
azienda, i social sono un mezzo potente di presenza e divulgazione. E’ davvero
sciocco, per non dire pericoloso, gestirli con leggerezza, perdere l’occasione
di affermarsi davvero all’attenzione generale, dare di sé un’immagine
sbagliata, parziale, superficiale.
Pensaci,
bene.
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