Fuori
dalle righe. Ecco, mi ostino a credere che non si narri l’amore con le parole
consuete ma con quelle che arriverebbero alla bocca lì, a tu per tu con l’amato
o l’amata. Si narra l’amore in un’infinità di modi, ovvero tanti quanti si
vive.
Questo
indago, nell’autore e nei protagonisti: il loro respiro. Unico, fatto di un
vocabolario inimmaginabile prima.
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