Fabio
Volo, oltre che simpatico dj e bravo attore, è scrittore di successo. Proprio
di successo. Uno dei pochi che raduna folle a ogni presentazione, che vende
vertiginosi numeri di copie e spicca davvero il Volo su facebook di citazione
in citazione.
A
me delle critiche, delle insinuazioni e delle invidie quindi interessa poco
anzi nulla. Abbia o non abbia un ghostwriter i suoi libri svettano in
classifica.
Sciocco
fare gli intellettuali snob in un Paese che non legge. Bisogna invece indagare
il motivo. Che poi è semplice. Fabio Volo scrive di cose vere, che non
significa necessariamente reali ma possibili. Di sentimenti, situazioni,
pensieri nei quali ci immedesimiamo. Con la naturalezza di chi ‘ci è passato’
che non equivale a sostenere che i suoi racconti siano biografici, significa
che ha vissuto esattamente le emozioni, i problemi, le speranze, le avventure
che potrebbe respirare chiunque.
Non
sarà letteratura d’elite ma è, decisamente, un ottimo stimolo alla lettura.
Lui
poi rappresenta quello ‘venuto dal basso’, roba che eccita tutti,
ammettiamolo. Con buona pace dei fortunati spocchiosi milioni di persone
desiderano e hanno bisogno di modelli alla Fabio Volo.
Poi
bisogna lodare la sua autoironia, virtù da capogiro.
Mescolando
un po’ di elementi la voglia matta di scrivere un libro alla Fabio Volo
solletica molti autori. Ebbene io ripeto, con particolare veemenza, che è un’energia
positiva…Però occorre sempre ricordare che la prima grande qualità di un autore
è la personalità. Qualcosa che si traduce in stile, insomma. Originalità, se
volete.
Allora
il modello Fabio Volo è perfetto come ispirazione logica e romantica ma guai a
scimmiottare. Il libro peggiore che si possa partorire è il duplicato.
Bene,
io vi aspetto qui, pronta a farvi da ghostwriter.
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