Ci
siamo riempiti a tal punto di cose che le emozioni sono l’unico lusso che
abbiamo smesso di permetterci. E pensare che sono lì, a nostra disposizione,
spesso basta avere un prezioso secondo di tempo e un battito di cuore per
goderne.
Di
questo si sono accorti eccome, gli spacciatori di consumismo, le aziende e i
maghi della pubblicità. Ecco, che gli oggetti comunichino almeno emozioni, che
ci arrivino come una ventata di affetto, che ci facciano appassionare a quello
che facciamo con loro!
Questo,
nel mio mestiere di ghost writer, è anche un ottimo viaggio nelle umane
intimità…
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