E’
un libro da bere perché puoi sorseggiarlo o scolarlo in un fiato. Va giù bene.
Abbiamo
sciolto i nodi della scrittura. Quelli di una ricercatezza talvolta estremi,
quelli fatti per tenere insieme realtà e fantasia, quelli messi lì a colmare
qualche passaggio fiacco. Adesso scorre a meraviglia.
Ci
siamo presi la libertà di narrare senza pensare ai fronzoli. Abbiamo goduto, a
lasciare che l’essenziale prendesse il volo senza spinte. Mica nudo e crudo. Semplicemente
avvolto nella sua poesia primitiva.
Si,
un libro da bere. Sprofondati in poltrona, con un sorriso lieve stampato in
faccia e la voglia di sapere come andrà a finire.
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