La
smania del sito ha lasciato spazio ai blog.
Già,
dopo tutte quelle pagine in html affidate a qualche esperto, poi trascurate da
aziende, artisti e personaggi pubblici del tutto (naturalmente) incapaci di
destreggiarsi con tale complessità fino a lasciarle giacere in rete senza mai
un ritocco o un’integrazione, finalmente il blog ha conquistato il primo posto
del gradimento e della visibilità.
Semplice,
funzionale e dinamico ha conquistato il cuore di tutti. Peccato che comunque il
tempo tiranno e la scarsa voglia facciano spesso il loro corso anche sul blog. Capita
così che il blog di un attore, di un’azienda, di un associazione vengano
aggiornati con una periodicità pari più o meno ai mutamenti di ere geologiche.
Signore
e signori, anzi amici blogger, per chi ha davvero ‘bisogno’ di presenza su
internet, esistono i ghost blogger come me. Quelli che si prendono davvero cura
delle vostre creature informatiche gestendone immagine e contenuti e perfino
interagendo con il vostro pubblico.
E’
bruttissimo un blog nel quale l’ultimo post risale a settimane, mesi o anni
addietro, quello sul quale ne sparate tre di fila in preda al delirio della
promozione di un tour di concerti o di un libro che approda in libreria o di un
convegno di ‘grande richiamo’ e poi non sbarcate per una stagione intera o
ancora di più. Il grande richiamo dovete generarlo con la costanza delle parole
e delle idee…Costanza vuol dire continuità non spot una tantum.
Nessun commento:
Posta un commento