Invece
di tormentarsi per un temperamento senza infamia né lode, per una sorte non
proprio brillante e generosa, per i limiti d'un tratto diventati troppi...ha
pensato a una storia che potesse farle vivere una favola. Come se fosse proprio
sua, come se avesse una vita, da favola!
Per
me un’esperienza di ghostwriting entusiasmante, per lei un sogno diventato
realtà. Davvero. Quasi oltre ogni sua immaginazione il libro ha illuminato l’orizzonte.
Perché talvolta il gioco, l’audacia, l’euforia possono più di ogni cupo
percorso. Sono un po’ come i fuori programma, sorprendono, sparigliano le carte
e portano altrove.
Ricordate: narriamo
quello che siamo o siamo quello che narriamo…
Bisogna
decidere. Decidere di vivere la propria favola.
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