<Esercitare
l’attività del pensiero, cioè l’attività psichica per cui l’uomo acquista
coscienza di sé e del mondo in cui vive> (Treccani) non è poi così scontato. Anzi.
Certo, formuliamo pensieri in continuazione, questo è vero, ma esercitare l’attività
del pensiero in modo consapevole e forte è altra cosa.
Bisogna
fermarsi, concentrare le energie, averne voglia, uscire dal recinto degli
automatismi, godere di un moto di dignità, lasciarsi entusiasmare dall’infinito
degli orizzonti possibili. E molto di più. Mettere i pensieri al servizio, di
sé e del mondo, è un’avventura di libertà senza confini.
Less
is more ha un grande risvolto anche sul pensiero.
Quante
più cose abbiamo o crediamo di avere intorno e quanto più ce ne facciamo
distrarre, tanto meno pensiamo. Non è certo un caso che il progresso venga
spesso scambiato per abbondanza, la realtà è che l’evoluzione, la crescita, il
benessere non dovrebbero risiedere in altro che in ciò che merita i nostri
pensieri.
Difficile?
No, basta svegliarsi dall’intontimento organizzato.
Vivo
pensando…penso vivendo.
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