Scrivo dalle
mie vacanze al lavoro.
Si potrebbe
quasi dire che le vacanze sono uno state
of mind.
Se
mi torturasse l’idea di non essere chissà dove a fare le ferie, il lavoro
sarebbe il patibolo. Io posso invece sentirmi in vacanza ovunque e comunque.
Anche nel bel mezzo del mese di agosto in una città che più ferocemente
bollente forse non si può. Posso sentirmi in vacanza tra le parole che amo, nel
groviglio di storie da dipanare, nei percorsi da esplorare, nelle materie da
studiare, nelle strategie da individuare.
Posso
sentirmi in vacanza nello storytelling della passione. Posso sentirmi in
vacanza nello spirito con il quale vivo un momento, invento uno svago,
abbraccio un’occasione.
Ci sono
arrivata, a questo state of mind. Ci sono arrivata allenando il
pensiero e praticando la positività. Facile? Non è stato né facile né
difficile, è stato necessario. E questa necessità oggi è una virtù!
Bene,
eccomi anch’io beatamente in vacanza…naturalmente al lavoro!