Libri,
comunicazione aziendale, personal branding?
Puoi
chiamarli lettori, clienti, fan. Il concetto dello storytelling evoluto è
quello di arrivare alla pancia del destinatario. Come una vecchia lettera che
in quel ‘caro/a…seguito dal nome di battesimo’ testimoniava la relazione tra
scrivente e ricevente o era lì a crearla.
Raccontare
e raccontarsi non significa salire su un palcoscenico ma scendere tra il
pubblico e vivere insieme lo stesso spettacolo. Loro, lettori, clienti, fan,
vogliono oggi sempre più essere protagonisti. È perfino oltre il principio di
immedesimazione: non narro solo qualcosa che puoi capire e condividere, ti
rendo l’onore della favola. Raccolgo ciò che sei e vuoi e lo tratteggio a
parole.
Le
storie, poco importa se hanno forma di romanzo, di blog, di post sui social, sono
spaccati di sogni e realtà, sentimenti diffusi, celebrazioni di una
possibilità. Io e te, io che scrivo e tu che leggi, siamo noi.
Ecco
che i messaggi, le trame, le atmosfere, sono più che coinvolgenti: conquistano.
La dinamica è potente. E chi come me maneggia parole deve innanzi tutto avere
sempre il polso delle situazioni, delle vicende, del target come si usa dire
invece di sommare un gigantesco numero di nomi di battesimo…
Nessun commento:
Posta un commento