Una
professione, un mestiere. Già, siamo professionisti noi scrittori fantasma,
copywriter, web content editor e affini. Eppure io continuo a fare ‘il mestiere’.
Quello che impasta, plasma, incide, ritaglia, cuce parole, trame, atmosfere. Il
rigore è lo stesso ma c’è dentro più calore, più anima, più sudore. Più di
tastiera, monitor, conoscenza possono il trasporto, il lavoro, la passione.
Chissà.
Forse è l’eccitazione che ogni storia mi muove. O il senso di infinito
rispetto. La questione ‘artigianale’, ecco. Al laboratorio che fa uscire il
libro dalla provetta preferisco la bottega che crea l’oggetto unico.
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